I CERCHI NEL
GRANO
Wiltshire,
Inghilterra meridionale.
Chiamarli
semplicemente "Cerchi" è riduttivo. Ogni
anno, nel Sud dell’Inghilterra compaiono oltre
300 nuovi meravigliosi disegni nel grano Non
solo qui, però: in Italia è ancora sotto esame
la formazione apparsa vicino Roma, e nel mondo
si moltiplicano le segnalazioni. Ma il
triangolo tra Stonehenge, Glastonbury e Avebury
è sicuramente il cuore pulsante dell’apparizione
di disegni nel grano. Li chiamano Agroglifi o
anche Pittogrammi, e sono così complessi che in
molti cercano di capirne il messaggio. E’ come
un rebus, che studiosi da ogni parte del mondo
provano a decifrare. Ma l’enigma a cui
nessuno riesce veramente a rispondere è sempre
lo stesso: Chi è che li disegna? E come ci
riesce?
Proveremo anche noi a rispondere.
Con l’aiuto della fisica, della chimica, di
testimoni oculari e di esperimenti in
laboratorio. Ma soprattutto intervistando, in
esclusiva, l’agente che per anni ha diretto il
dipartimento UFO della Difesa
Britannica.
Prima però ripercorriamo
velocemente la storia dei Cerchi nel
Grano
Tutto comincia negli anni 70, in
gran Bretagna. Piccoli e grandi cerchi compaiono
di notte nei campi dei contadini scozzesi.
All’inizio sono grandi fino a venticinque metri
di diametro. I giornali iniziano a occuparsene
dal 1980 ed immediatamente la creazione di
cerchi esplode. Dalle poche unità del 1980 si
passa ai 700 cerchi del 1990. Nei dieci anni dal
1991 al 2001 la complessità dei disegni aumenta
esponenzialmente, fino al MegaPittogramma di
Milk Hill del 2001: 410 elementi distribuiti su
oltre 93 chilometri quadrati di campo. C’è chi,
a questo punto, parla di vere e proprie opere
d’arte. Opere d’arte, ma senza un artista.
Cerchiamo di capirne di più.
In volo sopra i campi per riprendere
dall’alto i Crop Circle appena apparsa nel corso
della nuova stagione.
Ecco il primo
cerchio. Questo cerchio sembra falso.
Quest’altro sembra un cartone animato, è
sicuramente falso A volte sono fenomeni
mediatici: questo è un Logo di una società’
inglese Ecco invece un cerchio semplice, come
erano venti anni fa. Vediamo una traccia di
un crop dell’anno scorso ritenuto
autentico Ecco un’altra traccia autentica e
un nuovo cerchio Questo è un antico geoglifo:
un cavallo di gesso. Vicino però c’è questo crop
a forma di Ape
Ci sono tre punti chiave.
La fisica, la chimica e gli insetti. Andiamo
con ordine. Iniziamo dalla Fisica. Ovvero: cosa
succede agli steli di un pittogramma
vero?
L’analisi fisica delle spighe
mostra che gli steli di un Crop Circle
subiscono, in qualche modo, un riscaldamento dal
loro interno. L’idea è che deve esserci una
fonte di radiazione simile a quella dei forni a
microonde, che riscalda rapidamente i liquidi
all’interno dei gambi. La pianta allora si
ammorbidisce e alla fine cade. I liquidi interni
si trasformano in vapore, che cerca una via di
sfogo. Se la pianta è giovane, le fibre esterne
sono flessibili e il vapore fuoriesce allungando
i nodi. Se invece le piante sono adulte, le
fibre sono indurite, e il vapore fa esplodere i
gambi, formando un buco in corrispondenza del
nodo.
Il secondo indizio sono le tracce
chimiche ritrovate nei disegni ritenuti
autentici.
Qui ci sono infatti minuscole
particelle che non dovrebbero
esserci…
Secondo uno studio condotto dal
dottor Levengood, all’interno dei Pittogrammi
autentici è possibile trovare due polveri molto
strane se guardate al microscopio. La prima si
chiama magnetite, e nei cerchi compare con una
concentrazione 600 volte superiore a quella
della nostra atmosfera, come se fosse stata
attratta da una gigantesca calamita al centro
del pittogramma. La seconda è una polvere di
biossido di silicio purissima, che normalmente
non appare composta da microsfere: quella nei
cerchi, invece, è come se fosse stata fusa da
un’ondata estrema di radiazione e poi si fosse
raffreddata. E non solo: al buio la polvere di
silicio, emana una luce gialloverde, ma non
contiene né fluoro, né fosforo.
Questo
si spiega solo ammettendo che i suoi elettroni
hanno ricevuto un’altissima quantità di energia,
concentrata in pochi istanti…
Il terzo
punto riguarda gli insetti. Cosa succede a
quelli che si trovano all’interno di un cerchio
di grano quando viene creato?
La
ricercatrice olandese Janet Ossebaard fu la
prima ad accorgersi che all’interno dei Cerchi
del Grano, erano presente numerose mosche morte.
Gli insetti avevano il rostro saldamente
attaccato alle spighe, e le zampe e le ali
completamente distese come in preda ad uno
spasmo. Alcune mosche erano letteralmente
esplose, come se fossero state poste all’interno
di un forno a microonde.
Francesco
Grassi, del CICAP, sostiene però che questi
insetti sono morti a causa di un fungo, la
Entomophtora Muscae, che sarebbe la causa sia
della rigida del rostro che dell’esplosione
dell’addome.
Per questi disegni
"autentici" non esiste nessuna spiegazione
semplice. La simpatica storia dei pensionati
burloni armati di mazza, rastrello e fune - che
per anni è stata l’unica spiegazione accettata -
forse non regge più. E allora c’è chi ha
immaginato che queste formazioni nel grano siano
opera aliena. E’ possibile?
Chiediamolo a
Nick Pope, l’uomo incaricato di gestire le
inchieste sui casi di avvistamento UFO al
Sec(AS)2a, ovvero il Secretariat Air Staff 2a,
un ufficio incaricato del collegamento tra il
Ministero della Difesa Britannica e la
RAF.
Nick POPE "Fino al 1991
ero molto scettico rispetto agli UFO, ai cerchi
nel grano e ad altri fenomeni paranormali, ma
dopo che il governo inglese mi ha dato
l’incarico di studiare questi fenomeni, ho
cambiato idea e nel 1994, alla fine di
quest’esperienza, ero ormai convinto che per
alcuni di quegli strani avvenimenti doveva
esserci una qualche spiegazione
straordinaria. Quando ero a capo del progetto
sugli UFO per conto del Ministero della Difesa,
avevo accesso a tutti i vecchi documenti, alcuni
di essi erano conservati all’interno del
Ministero, altri nel Pubblico Registro e nel
nostro archivio nazionale. Parte di essi
risaliva alla Seconda Guerra Mondiale, quando,
durante il conflitto, i piloti militari
avvistavano gli UFO; altri, invece, risalivano
al 1950, quando il Ministero della Difesa diede
vita al cosiddetto "Flying Soucer Working Party"
per lo studio degli UFO. Alcuni di questi
documenti sono stati declassificati soltanto
recentemente e all’epoca erano top secret e
riservati. Ciò non vuol dire necessariamente che
fossero tenuti nascosti, ma molto più
semplicemente che su di essi vigeva il segreto
militare come sempre avviene in questi casi.
Qual è stato il più spettacolare
avvistamento di Ufo di cui lei è giunto a
conoscenza.
NICK POPE "La notte
del 30 marzo e nelle prime ore del mattino del
31 marzo 1993 c’è stato l’avvistamento di UFO
più spettacolare di tutto il Regno Unito. Un UFO
è stato avvistato da poliziotti e militari di
tutto il paese, ma il Midlands è stata la zona
in cui questo evento ha acquisito maggior
rilievo, perché l’UFO ha sorvolato proprio due
basi della RAF: Cosford e Shawbury. A Cosford è
stato avvistato da una guardia di pattuglia
mentre a Shawbury da un ufficiale meteorologo.
Questo ufficiale mi ha detto di aver visto un
UFO di dimensioni intermedie tra un aereo da
trasporto Hercules C-130 e un Boeing 747 che
volava molto basso e lentamente sulla base
proiettando un raggio di luce sui campi al di là
della recinzione. Mi ha anche detto che da
questo oggetto proveniva un ronzio a frequenza
molto bassa di cui riusciva a percepire anche le
vibrazioni. Poi, improvvisamente la luce si è
ritratta all’interno del velivolo la cui
velocità, che prima era molto bassa – forse 20 o
30 chilometri orari, è aumentata a tal punto che
l’astronave è scomparsa all’orizzonte, volando
ad una velocità di molto superiore a quella di
un jet militare. Ho iniziato a fare indagini
accurate su questo insolito avvistamento, ho
fatto dei controlli con la collaborazione
dell’aeronautica e degli americani. Ma non sono
riuscito a trovare nessuna spiegazione
plausibile. Il rapporto sull’accaduto è arrivato
anche nelle mani del vice Capo di Stato Maggiore
dell’Aeronautica e di vari ministri della
difesa, ma sino ad oggi continua a non esserci
spiegazione alcuna per questo avvenimento.
Quali potrebbero essere le spiegazioni
del fenomeno?
NICK POPE Quando
si tenta di dare una spiegazione al mistero dei
cerchi nel grano, bisogna considerare che
esistono cinque possibili spiegazioni di
partenza: la prima e più ovvia, che spiegherebbe
la maggior parte dei disegni, è che siano le
persone stesse a farli. Abbiamo visto gente
mistificare queste tracce, è successo anche
questo, e questo spiegherebbe chiaramente
l’esistenza della maggior parte di essi. La
seconda è che le forze armate stanno mettendo a
punto delle armi basate nello spazio,
probabilmente una sorta di armi a energia
diretta; tuttavia, penso francamente che
possiamo escludere questa ipotesi, perché se
così fosse le forze armate metterebbero a punto
queste armi sul proprio territorio e non su un
terreno privato con il rischio che qualcuno
possa scoprire tutto. La terza possibile
spiegazione è che in questi fenomeni sia
implicata una sorta energia terrestre. Molte di
queste formazioni, infatti, specie in
Inghilterra, hanno origine in prossimità di siti
molto particolari, di siti antichi, come i
cerchi di pietra, i tumuli tombali o i cavalli
bianchi scavati sul dorso di una collina e che
si trovano lì da diverse migliaia di anni.
Secondo questa teoria, sarebbe la terra stessa
che sta tentando di inviarci un messaggio, forse
attraverso qualche tipo di fenomeno
magnetico. Un’altra ipotesi è, ovviamente,
quella che avvalora la teoria degli
extraterrestri e che per qualcuno è la più
plausibile. La gente pensa che siano gli alieni
a creare questi disegni nei quali si celerebbe
un qualche messaggio intrinseco. L’ultima
spiegazione probabile, che secondo me è anche la
più plausibile, specie se applicata ai disegni
più semplici, è che intervenga qualche fenomeno
meteorologico particolare. Mi riferisco a una
perturbazione vorticosa, ad una corrente d’aria
roteante o ad un tornado, un fenomeno
meteorologico di cui non conosciamo questo
possibile risvolto, ma che potrebbe essere
comunque responsabile della formazione di questi
disegni. Tuttavia, sono anche convinto che
potrebbe non esserci un’unica spiegazione. Credo
che alcuni di questi disegni siano di matrice
umana, altri si siano formati in seguito a
fenomeni meteorologici e in altri casi credo che
non sia ancora possibile formulare un’ipotesi
attendibile.
19:00:02 Scheda
Aeronautica Italiana
Ma anche in
Italia la nostra aeronautica militare pubblica
un rapporto in cui parla di tracce terrestri
lasciate da Oggetti Volanti non
identificati "AERONAUTICA MILITARE
ITALIANA Reparto Generale
Sicurezza AVVISTAMENTI OGGETTI VOLANTI NON
IDENTIFICATI ANNO 2003 Localita’: Agro
Perosa Canadese (Torino) Data:
17.06.2003 Orario: 11.00 (circa)
locali Forma: Geometrica, disegnata da
schiacciamento uniforme coltura, composta da 3
cerchi collegati da segmento rettilineo
discontinuo Quota: Interno campo di
grano Condizioni Meteo: Buone"
Secondo
il fisico teorico Ejio Hasselhoff, l’unico modo
di spiegare le formazioni dei Crop Circles è
quello di immaginare piccole fonti
elettromagnetiche che sorvolano i campi di
grano. Questo è straordinario, perche’ gli
appassionati di avvistamenti conoscono bene
oggetti di questo tipo. Loro le chiamano "Balls
of Light", Sfere di Luce. Gli studi di Eltjo
Hasselhoff presero in considerazione oltre 1500
steli di grano raccolti in diversi pittogrammi.
L’analisi scientifica dimostra che all’interno
dei cerchi l’allungamento dei nodi è più che
doppio rispetto all’esterno. Più precisamente,
la distribuzione delle lunghezze coincide
perfettamente con la distribuzione del campo
elettromagnetico di una sorgente sferica di
radiazione posta ad un' altezza di quattro metri
e dieci centimetri dal suolo. Il cui calore
sarebbe in grado di piegare gli steli di
grano.
NICK POPE Ho visto molti
documenti relativi a sfere di luce: alcuni sono
falsi, altri però sono veri… Queste sfere di
luce sembrano le principali indiziate della
creazione dei cerchi nel grano. Di certo il loro
moto non è casuale ma guidato in modo
intelligente. Non è ancora chiaro però se siano
strumenti militari o, come sostiene qualcuno,
entità aliene. In questa seconda ipotesi, i
simboli rappresentati nei pittogrammi
conterrebbero addirittura un messaggio cifrato
per l’Umanità Nei contatti tra umani e alieni
il messaggio che viene lasciato riguarda
avvertimenti per la vita del pianeta. Si è
fatta avanti l’ipotesi che alcuni di quei cerchi
nel grano in realtà fossero dei messaggi in
codice contenuti nei disegni più complessi e
lasciati dagli extraterrestri. Mi ritengo una
persona di larghe vedute e penso che un bravo
scienziato non debba rifiutare a priori una
teoria di questo tipo, ma per provarla è
comunque necessario esaminare questi disegni con
l’ausilio di computer sofisticati che in genere
vengono utilizzati per decifrare i codici;
sarebbe anche utile tentare di riprodurre
artificialmente e in via sperimentale uno di
questi disegni sui campi e vedere se qualcuno
risponde. Dopo tutto, se si tratta di una forma
di comunicazione, forse dovremmo essere anche
noi a prendere
l’iniziativa.
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